Santa Maria de Busso: i graffiti dei pellegrini

Ultima modifica 6 maggio 2020

Testo di Sergio Natale Maglio - © Tutti i diritti riservati

La presenza di diversi graffiti tipici dei pellegrinaggi, testimonia l'importante ruolo di tappa devozionale che nel tardo medioevo dovette essere svolto da questa chiesa mottolese.  Sono stati sicuramente pellegrini a incidere le rappresentazioni di svastiche e nodi di Salomone che sono stati ritrovati sulle pareti della chiesa, oltre al graffito di una testa di grifone su un concio di tufo affrescato.
Ritroviamo così due nodi di Salomone di circa 7-8 centimetri per lato, uno formato da quattro fasci concatenati e l’altro da tre, in allineamento orizzontale con altrettante svastiche . Il nodo di Salomone simboleggia l'unione profonda della sfera umana con quella divina. Questo simbolo è stato usato sin dall’antichità in tantissime religioni e culture diverse per raffigurare il labirinto, e quindi il tortuoso percorso spirituale e materiale del credente verso la divinità o la meta del pellegrinaggio.
L’altro simbolo graffito dai pellegrini centinaia di anni fa è la svastica (dal sanscrito svasti=salute, bene, felicità), un segno mistico legato alla vita, alla generazione e all’accettazione dell’essere. Si è diffusa a partire dal periodo babilonese come simbolo del sole, e deriva dalla croce greca, con le parti uncinate aggiunte che indicano il movimento di rotazione attorno al centro. Simbolo della forza della coscienza divina che tutto muove, il suo movimento è pertanto associato alla forza creativa della divinità
Nella chiesa di Santa Maria de Busso sono raffigurate otto svastiche, ognuna delle quali inscritta in un quadrato, di circa 7-8 centimetri per lato. Il loro disegno mostra tratti e proporzioni approssimativi e sommari. Non risultano finora altre segnalazioni nel territorio della provincia di Taranto del ritrovamento di graffiti devozionali di svastiche, diffusamente utilizzate in età medievale per segnare il passaggio dei pellegrini che si recavano verso i luoghi sacri, come i principali santuari e la Terrasanta, e richiedere l’intercessione divina nel pellegrinaggio.