Età del bronzo

Ultima modifica 5 maggio 2020

Testo di Sergio Natale Maglio - © Tutti i diritti riservati

Bisogna attendere l’età dei metalli per poter parlare di ritrovamenti archeologici preistorici nei pressi dell’attuale centro abitato. Nella contrada Patrella, agli inizi della strada per Noci-Martina, che attualmente è stata inglobata nella periferia nord est della città, nel 1968 furono rinvenute alcune tombe a grotticella, datate agli inizi dell’Età del Bronzo per la presenza nei corredi di ceramica proto appenninica delle antichissime popolazioni autoctone. Anche in località Porcile Canamazza, presso l’attuale cimitero della città, erano state ritrovate nel 1888 sepolture collettive dello stesso periodo, con i resti di una quarantina di individui, frammenti di ambra e vasi di bucchero d’impasto italico con anse lunate e falcate.
Durante l’Età del bronzo finale, tra l’XII ed il X secolo a.C., nella attuale Puglia tramontò l’antica civiltà indigena appenninica e fece la sua comparsa la cosiddetta civiltà japigia.
Gli Iapigi erano popolazioni migranti che venivano dalla Illiria e si insediarono nella Puglia, dando origine successivamente alle popolazioni dei Dauni, Peuceti e Messapi, rispettivamente nel nord, nel centro e nel sud della regione. La loro civiltà evidenziò aspetti singolari, arrivando a rappresentare una sorta di sintesi tra la originale civiltà illirica, la cultura indigena appenninica che avevano trovato all’arrivo nella regione, e gli influssi greco-micenei che giungevano attraverso i commerci e gli scambi con l’Egeo e il Mediterraneo orientale. Si trattava di una civiltà molto dinamica, particolarmente abile nell’allevamento dei cavalli e la lavorazione dei metalli, fortemente protesa verso i commerci con il mondo greco.
In quel periodo protostorico la regione fu così investita da molteplici influenze provenienti dai Balcani e dal Mediterraneo orientale, attraverso il mare Adriatico. Il diffondersi dei traffici promosse e agevolò lo scambio di beni materiali e delle nuove conoscenze tecnologiche, che aiutarono particolarmente il perfezionamento della metallurgia, causando effetti importanti e ricadute positive sull’intero sistema socio-culturale ed economico.