Descrizione
Posizionata a Sud-Est della città, tra la statale 100 e la strada comunale che collega Mottola alla stazione ferroviaria di Mottola-Palagiano, si sviluppa sul gradone della Murgia che declina verso la pianura del Tarantino. La sua conformazione sinuosa è caratterizzata da profonde gole e incisioni minori che, estendendosi per circa tre chilometri, si disperdono nelle campagne tra Mottola e Palagiano.
Dal punto di vista storico, la gravina è di grande interesse in quanto conserva tracce archeologiche risalenti all'epoca preistorica e greca. Costituisce anche un unicum bioclimatico, in cui un ricco sistema faunistico e floristico favorisce la coesistenza di varie specie vegetali, tipiche dei climi tropicali e delle alte latitudini, insieme alla sopravvivenza di specie animali che abitano gli ambienti rupicoli e la vegetazione spontanea presente sul fondo umido o sui gradoni terrazzati della gravina.
Modalità d'accesso
Il territorio è caratterizzato da incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, ancora oggi scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea. L'accesso è consentito a tutti coloro fossero in condizioni di visitarle.