San Basilio

Ultima modifica 13 maggio 2020

Testo di Sergio Natale Maglio - © Tutti i diritti riservati

I limiti altimetrici  del comprensorio boscato di San Basilio sono compresi tra i 250 ed i 380 m. s.l.m. La sua struttura geologica è rappresentata da calcare del Mesozoico (calcare a microfossili, calcare a macrofossili e calcare dolomitico), tufi pleistocenici del Terziario trasgressivi sui calcari ( tufo bianco, giallastro o rossastro, ricco di fossili), argille del Quaternario che ricoprono i tufi (marne).
L'idrografia superficiale è scarsa o del tutto assente, come del resto in tutto il territorio mottolese, a causa della natura carsica del suolo. L'anno idrologico inizia a novembre e nell'inverno avviene la ricarica delle riserve idriche nel sottosuolo, che vengono utilizzate da aprile a luglio. Da luglio ad ottobre si verifica il deficit idrico. Le precipitazioni medie annue raggiungono i 550 mm, la temperatura media massima annua è circa 20° e quella media minima 11°, con un minimo di – 8° ed un massimo di 42°.
In questa area si estendono circa 350 ettari di querceto a foglia caduca formato prevalentemente da fragno con associazione di roverella, residui di una grande azienda agro-silvo-pastorale sviluppatasi in età moderna sotto le due dinastie ducali dei Caracciolo e de’ Sangro. Nelle aree meno toccate dall'uomo l'alto fusto di fragno presenta un sottobosco di filliree, perastri, biancospini e terebinti, in quelle con maggiore attività umana la fustaia diventa rada, con circa venti piante per ettaro, e predomina nel sottobosco il lentisco.